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Come amare il cibo e salvare la natura

News Section Icon Pubblicato 14/12/2020

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In un webinar tenutosi lo scorso venerdì 11 dicembre, in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP), abbiamo discusso della necessità di passare a diete più sane e dell’urgenza di promuovere e sostenere un sistema alimentare con alti standard di benessere animale che abbia ricadute positive per la natura e contribuisca a rigenerare e ripristinare la biodiversità. Queste discussioni conducono e confluiscono nel Food Systems Summit, il vertice sui sistemi alimentari in programma nel 2021, tassello parte del Decennio di azione per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Non c’è più tempo: urge un cambiamento

Moderato dalla giornalista Hannah MacInnes, l'evento EAT@home, intitolato Come amare il cibo e salvare la natura, ha incluso gli interventi del Direttore generale globale di CIWF, Philip Lymbery; James Lomax, Consigliere per i sistemi alimentari e l'agricoltura nella divisione ecosistemi dell'UNEP e Fabrice De Clerck, Direttore della scienza presso EAT. 

Ha dichiarato, parlando dell'allevamento intensivo, il nostro Direttore globale Philip Lymbery: “Polli tenuti in modo che non possano sbattere le ali. Scrofe mamme messe in gabbia in modo che non possano girarsi per settimane consecutive. Bovini portati fuori dai campi e nutriti con grano invece che con erba. Tutto ciò sembra un'idea salvaspazio, ma in realtà non lo è, perché vaste superfici di prezioso terreno coltivabile situate altrove devono essere dedicate alla coltivazione del mangime. Monocolture in fertilizzanti artificiali, cosparse di pesticidi chimici, che lasciano la campagna un deserto verde."

Ha concluso Philip:

Non stupisce l’avvertimento dell'ONU: se si continua così, il suolo in tutto il mondo potrebbe essere inutilizzabile entro soli sessant'anni. Molto meglio quindi avere un approccio che fonde cibo, natura e benessere degli animali e sia orientato al futuro. È necessario un cambiamento, urgentemente; il tempo sta finendo.

Il mondo aziendale risponde alla sfida

Dopo gli interventi, si è discusso di come le aziende stanno rispondendo alla sfida in questione. Tra i relatori principali: Amy Keister, SVP Sustainability & Culinary per Compass Group North America; Priya Motupalli, Global Sustainable Agriculture Lead di IKEA Food ed Erik Bruun Brindslev, proprietario di Merika Advisory. 

Sia IKEA che Compass hanno rilevato che la pandemia COVID-19 ha determinato un vero cambiamento nel modo in cui le persone pensano il proprio cibo, sia in termini di produzione che di consumo. 

In particolare Priya ha sottolineato che IKEA ha intenzione di attivare e ispirare i clienti, oltre che ridurre l'impronta di carbonio dell’azienza e garantire che gli animali siano allevati in modo responsabile. 

Amy ha parlato della cultura aziendale di Compass di fare la cosa giusta – sia per le persone che per il pianeta – e dell’orgoglio che l'azienda ha per la trasparenza del proprio operare. Erik ha sposato la considerazione per cui esiste un problema sistemico che richiede un cambiamento sistemico. Secondo lui, tra dieci anni, il cibo sano e nutriente dovrebbe essere un diritto umano fondamentale. 

Salute del suolo, benessere animale ed equità sociale

 A conclusione dell’evento, c’è stata un'introduzione a una nuova alleanza biologica e alla certificazione biologica negli Stati Uniti. Philip Lymbery ha presentato Elizabeth Whitlow, direttrice esecutiva di Regenerative Organic Certified e Will Harris, un agricoltore di White Oaks Pasture che lavora garantendo alti standard di benessere animale. La nuova alleanza e il marchio di certificazione si fondano su: salute del suolo, benessere degli animali ed equità sociale.

James Lomax ha chiuso l'evento con queste parole fonte di ispirazione: “Dalle conversazioni difficili, arriva il consenso. Vorrei chiedere a tutti voi di partecipare in qualche modo al Food Systems Summit, il Vertice sui sistemi alimentari. Cercate di essere voi stessi il cambiamento. Entrate in relazione con gli allevatori del territorio e acquistate localmente. Dobbiamo tutti sforzarci di provare a realizzare questo cambiamento nel nostro sistema alimentare ". 

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